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lunedì 9 febbraio 2009

IL CICLO MESTRUALE

lunedì 9 febbraio 2009
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Con questo termine indichiamo l’insieme dei meccanismi fisiologici che portano la donna all’ovulazione, cioè alla maturazione della cellula uovo. Contemporaneamente vi è anche la preparazione del tessuto uterino (endometrio) per ospitare l’ovocita fecondato dallo spermatozoo.
Solitamente il ciclo mestruale dura 28 giorni e considerando il periodo che intercorre tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio della successiva. Il flusso mestruale dura solitamente 3-7 giorni con un volume complessivo che può andare dai 20 agli 80 millilitri.
L’intero ciclo è interamente controllato da due ghiandole poste nel cervello che sono l’ipofisi (produce gli ormoni necessari all’ovulazione) e l’ipotalamo (controlla la secrezione degli ormoni ipofisari). La loro azione si esplica sull’ovaio che è l’organo bersaglio delle loro azioni.


Possiamo identificare due fasi distinte durante il ciclo. Nella prima fase (FASE FOLLICOLARE) compresa tra il 1° ed il 14° giorno l’ipofisi secerne due ormoni, l’FSH (follicolo-stimolante) e l’LH (luteinizzante). Il primo è essenziale per la maturazione del follicolo, contenitore della cellula uovo, che al suo interno arriva a completa maturazione. Il follicolo maturando produce grandi quantità di estrogeni che arrivano all’ipofisi che a sua volta secerne l’LH. Grazie all’aumento di quest’ultimo assistiamo all’ovulazione dovuta alla rottura del follicolo con espulsione della cellula uovo in prossimità della tuba ovarica, pronta alla fecondazione. Siamo quindi in prossimità del 14° giorno del ciclo mestruale e l’ovulazione viene avvertita con un caratteristico dolore e/o con la variazione del muco della cervice uterina.
Nella seconda fase (FASE LUTEINICA), che inizia dopo l’ovulazione, gioca un ruolo fondamentale il corpo luteo che è il corpo solido in cui si trasforma il follicolo dopo aver espulso l’uovo maturo. Esso produce il progesterone che ha il compito di preparare la mucosa dell’utero ad accogliere l’uovo fecondato, favorendo l’accumulo in questo distretto di sostanze nutritive ed aumentando l’afflusso di sangue.
Nel caso in cui l’uovo non venga fecondato assisteremo alla degenerazione del corpo luteo con cessazione della produzione dei suoi ormoni. Contemporaneamente parte della mucosa uterina si sfalda e viene espulsa assieme all’uovo maturato in quel mese, dando origine alla perdita ematica vaginale che rappresenta la mestruazione.

TERMINOLOGIA DEL CICLO MESTRUALE

Menarca: comparsa delle prime mestruazioni, normalmente in età compresa tra i 10 ed i 16 anni (media 12 anni). Se compare prima degli 8-10 anni si parla di pubertà precoce mentre tra i 16-18 abbiamo il menarca ritardato.
Menopausa: cessazione completa del ciclo mestruale, solitamente tra i 45-55 anni. Quando le mestruazioni terminano prima dei 45 anni abbiamo la menopausa precoce mentre dopo i 55 anni avremo la menopausa tardiva.
Amenorrea: assenza completa delle mestruazioni per almeno 3 mesi. Situazione fisiologica prima del menarca, in gravidanza, allattamento ed in menopausa.
Può essere primaria se non è arrivato il menarca ai 17-18 anni o secondaria se le mestruazioni si sono interrotte dopo un periodo più o meno regolare.
Polimenorrea: mestruazioni troppo ravvicinate con cicli inferiori ai 25 giorni di distanza tra loro. Può comportare anemia per l’eccessiva perdita di sangue in un breve intervallo di tempo.
Oligomenorrea: mestruazioni tra loro distanti con cicli di durata superiore ai 36 giorni.
Ipomenorrea: flusso mestruale di scarsa quantità, solitamente inferiore ai 20 millilitri.
Ipermenorrea: flusso mestruale abbondante, superiore a 80 millilitri.
Menorragia: abbondante ed eccessivo flusso mestruale, maggiore rispetto alla durata della normale mestruazione.
Metrorragia: perdita ematica in un periodo diverso dai giorni di mestruazione o in momenti in cui non dovrebbe esserci (gravidanza, menopausa).
Menometrorragia: perdita ematica iniziata con la mestruazione e persistente anche dopo la fine della stessa, in genere abbondante.
Dismenorrea: mestruazione dolorosa. Può essere primaria se non si riconosce una possibile causa o secondaria quando le mestruazioni divengono dolorose mentre in precedenza non lo erano, spesso per associazione con problemi infiammatori.Prima di concludere, un breve accenno alla cosiddetta

SINDROME PREMESTRUALE

Questa non è una vera malattia anche se viene denunciata da circa il 50% delle donne in età fertile. Rappresenta un insieme di sintomi che compaiono 7-10 giorni prima delle mestruazioni e possono accompagnarsi ad esse. Sono più interessate le donne che non hanno ancora avuto figli. La motivazione è ormonale, dovuta perciò all’influsso di estrogeni e progesterone. Tra le manifestazioni più evidenti ci sono: le alterazioni dell’umore con nervosismo ed irritabilità, la cefalea, la stanchezza e la tensione dolorosa del seno.

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